Trasporto ferroviario ad Alt(r)@ e Alta Velocità: Italia iniqua e ingiusta

Trasporto ferroviario ad Alt(r)@ e Alta Velocità: Italia iniqua e ingiusta

Trasporto ferroviario ad Alt(r)@ e Alta Velocità: Italia iniqua e ingiusta

Trasporto ferroviario ad Alt(r)@ e Alta Velocità: Italia iniqua e ingiusta

L’indirizzo politico del Ministro De Micheli per i trasporti e le infrastrutture diseguali in Italia

di Paolo Mandoliti*

Dopo la proposta del 40% del Recovery Fund da assegnare al Mezzogiorno, ai più (distratti) l’attuale ministro delle infrastrutture e dei trasporti De Micheli poteva apparire “filo meridionale”. Manco per idea. Ad osservare meglio, rispetto alle “chiacchiere” che fa, i cantieri attivati e/o le opere sbloccate e finanziate dal ministro De Micheli si ha una maggiore corrispondenza della cruda realtà. In pratica si riscontra l’ennesimo caso di un ministro che parla del Meridione e fa realizzare le opere nel resto del Paese. Esempi concreti del suo indirizzo politico? Eccoli.

  • Ferrovie: prima questione.

Due velocità ferroviarie per due Paesi diversi: al Mezzogiorno la cd. Altr@ Velocità di Rete AVR (fino a 200 km/h), quasi tutta da realizzare, mentre il resto del Paese ha già realizzata ed in esercizio, da molti anni e con i soldi di tutti gli italiani, la vera Alta Velocità (da 250 km/h in su fino a 350).

  • Ferrovie: seconda questione.

Due velocità e tempi diversi per percorrere circa la stessa distanza, nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo, sul tratto italiano, due Paesi diversi ancora una volta! Un esempio concreto di comparazione multipla: trasporto ferroviario tra la tratta Reggio Calabria/Napoli e la tratta Roma/Bologna:

Tratte Tempo di percorrenza Distanza km Prezzo

Frequenza

treni/giorno

Cambi Velocità media treno più veloce Km/h Costo/Km più basso e più alto €/km
Reggio Calabria - Napoli A partire da 4 h 18 m 327 Da 28,20 a 103,90 15 fino a 2 cambi 76 + basso 0.086

+ alto   0.32

Roma - Bologna A partire da 2 h 0 m 304 Da 9,90    a 154,20 45 nessuno 152 + basso 0.032

+ alto   0.51

(Fonte https://www.thetrainline.com/ elaborazione dati riferiti al 22.10.2020)

In Italia, sullo stesso corridoio della Rete TEN-T della Unione Europea, nella tratta del Mezzogiorno rispetto ad un’altra tratta omogenea presa a riferimento, dell’altra parte del Paese, si riscontrano:

  • 1/3 dei treni a disposizione;
  • più del doppio del tempo per coprire la stessa distanza;
  • il costo più basso del biglietto che è quasi il triplo dell’altro analogo, mentre per quello più alto è circa i 2/3 del costo dell’altro simile.

 

  • Ferrovie: terza questione

Nell’Allegato del MIT al Def 2020, presentato a luglio 2020 e non discusso in ambito parlamentare, dal nome #Italiaveloce v’è un altro caso di due Paesi diversi ancora un’altra volta con, nei fatti, prima il Nord!

La Tabella V.2.6: Interventi prioritari da sottoporre a Project Review – Modalità: FERROVIA (Direttrici) prevede un fabbisogno complessivo di Costo interventi di 11.215,30 mln di € di cui 1.803,20 mln di € per risorse disponibili ed un fabbisogno prioritario* previsto di 5.507,10 mln di €. (*nel Contratto di Programma con RFI 2020-2026)

Il predetto fabbisogno prioritario di 5.507,10 mln di € è così ripartito:

  • il 12% (653,49 mln di €) verso il Mezzogiorno solo su un’opera già in buono stato di realizzazione e non completando l’altra già con circa il 20% delle risorse disponibili;
  • l’ 88% (4.853,89 mln di €) invece nel resto del Paese in due opere con stanziamenti iniziali esigui rispettivamente del 1,2% e del 3% (prevedendone il completamento).

La Tabella V.2.4: Interventi prioritari – Modalità: FERROVIA (Direttrici) prevede un fabbisogno complessivo di Costo interventi di 52.811,60 mln di € di cui 37.670,70 mln di € per risorse disponibili ed un fabbisogno prioritario previsto di 15.140,90 mln di €.

Il predetto fabbisogno prioritario di 15.140,90 mln di € è così ripartito:

  • il 11,3% (1707,66 mln di €) verso il Mezzogiorno;
  • l’ 88,7% (4.853,89 mln di €) invece nel resto del Paese.

Pertanto pare essere disattesa in entrambi i casi la norma, già prevista dell’art. 7 bis della legge n. 18 del 27.02.2017 e rafforzata, nell’attuazione, da quanto previsto dall’attuale governo negli artt. 309 e 310 della legge 160/2019 (legge di bilancio 2020) cd. “clausola di salvaguardia”, con la quale il governo si è impegnato a destinare almeno il 34% delle risorse ordinarie in conto capitale nel Mezzogiorno.

Nella situazione rappresentata nel DEF a luglio 2020 siamo solo ad un terzo della percentuale prevista dalla “clausola di salvaguardia” di: almeno il 34%...... quindi siamo ancora nel solco del “prima il Nord”!

 

Ministro De Micheli perché i cittadini residenti in un’area, che va sostanzialmente da Torino a Salerno, possono viaggiare a 300 e più km/h ed avere maggiori servizi di trasporto, mentre i cittadini di un’altra area dello stesso Paese nel Mezzogiorno devono vedersi privati della stessa velocità, dello stesso numero di servizi, magari in alcuni casi pagando anche di più, pur avendo parimenti contribuito? DUE PAESI e DUE MISURE.

ITALIA continua ad essere iniqua ed ingiusta verso una parte dei suoi cittadini anche grazie a Lei, Ministro De Micheli!

*Direttivo Nazionale M24A-ET/Referente Circolo di Cosenza M24A-ET

Paolo Mandoliti

Paolo Mandoliti

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