*Alfredo Falletti
Leggere le parole pronunciate dalla De Micheli in occasione dell’inaugurazione del lavori del terzo valico, del cantiere dell’idrovia e del regalo di un miliardo per le Olimpiadi 2026 e leggere quelle pronunciate dal Presidente del Consiglio Conte lasciano preoccupati ma non perplessi. Le stesse identiche parole.
Il concetto di "creare una sinergia con il Governo"; "consolidare l'asse nord-ovest del Paese" e la battuta di rendere più forte l'Italia grazie a Milano e Torino puzza di alibi o peggio di "escusatio non petita; accusatio manifesta".
È palese il disegno di un'accelerazione spasmodica ad "infrastrutturare" al massimo il nord dragando tutti i fondi possibili ed immaginabili disinteressandosi consapevolmente del Sud.
Al Governo, soprattutto il PD, è perfettamente chiaro che al Sud la loro posizione è compromessa dal crescente malumore e dalla sempre più montante insoddisfazione che sta coinvolgendo tutti i partiti del PUN e soprattutto sono coscienti che il M24A abbia tutto il tempo per organizzare quella che già da un po’ e sempre più spesso viene chiamata "rivoluzione Costituzionale".
Con tutti i mezzi e le persone che possa mettere in campo e facendo affidamento sull’emorragia di consensi del M5S alle prese più con le faide interne che nella gestione del Paese di cui sembrerebbe ignorare l’esistenza, il PD sta rafforzando la sua posizione al nord contendendo i voti e i favori al centro ed al nord a costo di mettere in cantiere opere raddoppiate, triplicate inutili e addirittura cantieri secolari riesumati pur di far girare denaro nelle zone "a rischio Legalera" quali Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna con puntate in Veneto, Liguria e Toscana. Il resto può anche andare a farsi fottere (si perdoni il linguaggio colorito, ma questo è) perché a “valore politico zero”.
Gli ectoplasmatici mestieranti politicanti meridionali in Parlamento, prostrati ai piedi della segreteria PD pur di ricevere "nu pusticieddu" e con il terrore di dover andare a cercarsi un lavoro in caso di caduta di Governo, si prestano ad ogni manovra infame contro il Sud da veri kapò quali sono ed in quanto tali, sono "bruciati" politicamente: la segreteria nazionale ha capito certamente che ci saranno le liste di proscrizione che al momento opportuno martelleranno il web indicando nomi, cognomi e collegi di ciascun latitante parlamentare.
Da qui nasce la corsa a rotta di collo di fare e finanziare tutto il possibile immaginabile al nord consapevolmente togliendo ogni opportunità al Sud, anche su lavori che rappresentano assoluta urgenza strategica per il territorio ed impellente necessità per la gente.
*Movimento M24A Equità Territoriale – SICILIA
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