*Giovanni Grasso
I Musei non sono una merce, sono un bene comune che appartiene alla collettività.
Apprendiamo dal Sindaco di Catania, durante l’ultima riunione di capigruppo, dell’intenzione di affidare ai privati i servizi museali della nostra comunità!
Innanzitutto i beni museali, archeologici, monumentali ed artistici, costituiscono la ricchezza, la storia, la cultura e l’identità di un territorio e del suo popolo e quindi è patrimonio indisponibile con una altissima funzione educativa in alcune sue manifestazioni, anche mistica: ne è un valido esempio la Festa della Patrona Sant’Agata, durante la sua processione, trasforma ogni punto del suo percorso cittadino in un autentico museo vivente a cielo aperto.
Nel nome di una falsa liberalizzazione inventata ad arte una trentina di anni addietro con l’aziendalizzazione di ogni bene comune (scuola, sanità, beni culturali, telecomunicazioni, ecc.), nei fatti si è ideata la mercificazione di tutto ciò che possa creare denaro da accaparrarsi. Anche il sindaco sembra voglia adeguarsi volendo l’affidamento dei servizi museali ai privati, uniformandosi alla condotta mantenuta da ogni parte politica (compresi i 5 stelle che hanno affidato la cultura al loro peggiore nemico di un tempo abdicando ad una politica a favore dei beni comuni), ma ad eccezione di alcuni gruppi politici ben identificati, come il Movimento 24 Agosto Equità Territoriale che ho l’onore di rappresentare, insieme al Comitato dei Beni Comuni ed altre numerose organizzazioni civiche.
Si tratta di una preoccupante tendenza di conferire al mercato tutto ciò che sia possibile “spremere” onde ricavare ingiusti profitti, come fatto con l’acqua, i servizi primari quali luce e gas, le autostrade, i porti e gli aeroporti, fra un po’ anche le libere spiagge e i demani marittimi nel perpetuarsi di quella pessima politica che pone il privato in una posizione di supremazia rispetto alla collettività, permettendo la creazione di monopoli ingiusti e pericolosi e determinando l’aumento ingiustificato delle tariffe e servizi insufficienti o addirittura inesistenti.
Cadute nel vuoto le promesse della campagna elettorale di questo Sindaco, volte allo sviluppo del territorio, alla crescita del lavoro e all’investimento produttivo a favore della sua comunità
L’alibi che l’affidamento dei servizi museali a società di gestione private aumenti la quantità e la qualità del turismo tende solo a coprire la realtà che l’incremento di qualsiasi settore produttivo a favore della collettività compreso il turismo, dipende dalla classe politica e dagli investimenti che essa è capace di generare a favore del proprio territorio mentre quel che si vuol creare è una rendita di posizione senza alcun impegno ed accettando quella miseria che le pochissime Società di gestione presenti in Italia siano disponibili a elargire accollandoci le spese e i costi degli investimenti.
Ancora passi verso la creazione di monopoli o al più di oligarchie che allontaneranno sempre più dal nostro territorio chi abbia competenze e capacità che finiranno con l’essere espletate “altrove” e non certo qui a meno che non consideri una spinta occupazionale le ipotetiche quanto irrilevanti 30 unità di lavoratori che in verità si concretizzerebbero nel cosiddetto Stewarting, cioè quel lavoro occasionale, mal pagato e dequalificato, spesso a part-time, alternativa al rimanere disoccupato in attesa di qualcosa che li porti “fuori”.
E tanto ci sarebbe da dire sui contenziosi con le Società private, spesso strumentali finalizzate a non restituire i beni conferiti; a causa della spoliazione di beni museali con rimpallo di responsabilità non meno dei contenziosi di diritto del lavoro per “imprecisioni” o “indeterminatezze” dei contratti con responsabilità in capo al Comune.
E comunque non c’è davvero alcuna giustificazione per una simile aberrante “manovra” alla luce delle visite e sopralluoghi nei siti museali e archeologici svolte dalla VII Commissione di cui sono Presidente, riscontrando l’altissimo livello del personale che ivi opera con competenza e amore, nonché alla luce di tutti quegli atti che la Commissione ha rivolto all’Amministrazione a favore dello sviluppo e dell’offerta turistica, come ne è esempio lo studio sulla riapertura dell’anfiteatro romano.
(Si allega Mozione integrale)
https://www.facebook.com/2081759878742808/posts/2718334378418685/?d=n
* - Consigliere Comunale al Comune di Catania - Movimento Equità Territoriale
– Referente Provinciale M24A Equità Territoriale CATANIA
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