di Donata dei Nobili
La Scuola “Giovanni Tancredi – Vincenzo Amicarelli" di Monte Sant’Angelo, Foggia, dialoga con gli studiosi di storia risorgimentale per esplorare il passato della gente del Mezzogiorno. Il 27 maggio, alle ore 9.30, tutti gli allievi, i docenti, i familiari, e ogni cittadino interessato, potranno confrontarsi, da remoto, con lo scrittore e giornalista Pino Aprile e il regista-attore Roberto D’Alessandro. L'iniziativa potrà essere seguita in diretta sul seguente indirizzo https://m.facebook.com/tancrediamicarelli/ Con loro, inizieranno un viaggio di conoscenza storica della propria terra, resa prospera dai propri antenati. Tra settembre e ottobre, invece, gli allievi delle scuole della “Montagna dell’Angelo” apprezzeranno la rappresentazione teatrale "Terroni" di Roberto D'Alessandro. La dirigente scolastica Matilde Iaccarino e la docente Donata dei Nobili coordineranno l’iniziativa e i diversi incontri.
L’idea di coinvolgere le risorse culturali del territorio rientra nel nuovo modello di scuola, sempre meno burocratizzata e aperta anche alle verità scomode, voluto dalla Dirigente e condiviso dai docenti e dalle famiglie. Per la comunità scolastica, questo modo di “fare scuola” è il giusto rimedio per uscire dall'emergenza pandemica, che ha imposto una scuola individualistica e esclusiva. Con la rivisitazione della storia risorgimentale, la Scuola di Monte Sant’Angelo vuole riaprire nuovi percorsi didattici della responsabilità e della conoscenza collettiva. Accendere gli animi della comunità, raccontando la cosiddetta storia di "liberazione" del Sud, potrebbe risvegliare la motivazione, personale e collettiva, per far nascere il “popolo-nazione”, che, altrimenti, potrebbe continuare a rimanere ancora diviso. Ebbene, cosi facendo, questa crisi sanitaria può essere un’occasione per fare dell'Italia una vera nazione unita. Per raggiungere questo scopo politico e giuridico, diventa necessario progettare una "nuova scuola", capace di parlare con gli allievi del passato, senza temere il futuro e il peso secolare dello stigma storico.
In questo anno scolastico, i ragazzi della scuola “G. Tancredi – V. Amicarelli” di Monte Sant’Angelo (FG), con l’aiuto della docente Donata dei Nobili, hanno approfondito i loro studi e riletto le nuove fonti scritte storiche e alcuni recenti libri di storia del Risorgimento. Dalle diverse letture, hanno appreso che un gruppo di intellettuali e di docenti, dopo aver riscontrato inesattezze e diverse omissioni nel racconto della storia unitaria, ha cominciato a pubblicare l’altra storia, quella dei vinti, a informare e collaborare con la comunità scolastica per svelare come si è costituito lo Stato d'Italia.
La Docente, con i suoi allievi, ha accolto la nuova visione storiografica di tanti studiosi e verificato le fonti dei loro testi per far conoscere l’altro punto di vista, quello di chi ha subito l'invasione della propria Patria.
Da questo studio e ricerca storica, la comunità scolastica, con la bella esperienza educativa, ha appreso che i libri di testo scelti e adottati non sempre rispondono ai fatti accaduti.
In questo interessante cammino, i ragazzi, anche se a distanza, hanno imparato a consultare altri libri e gli scritti di diversi ricercatori e studiosi, i quali hanno consentito di ampliare la conoscenza didattica degli studenti e mostrato la poca aderenza al vero storico di alcuni testi scolastici.
La Scuola “G. Tancredi – V. Amicarelli” è andata oltre questo percorso formativo e, nonostante i tanti limiti imposti dalla pandemia provocata dal virus Covid 19, ha voluto chiamare nell’aula scolastica virtuale Pino Aprile e Roberto d’Alessandro, per una verifica dei fatti non detti dell'altra storia e conoscere sia l’idea dell’Autore del libro “Terroni” sia quelle del regista-attore della rappresentazione teatrale “Terroni”.
Per loro, allargare la comunità educante a tutte le risorse plurali del territorio può essere un'opportunità, per costruire “la scuola equa”, aperta a esplorare il passato e, in particolare, il significato dato dalla storiografia risorgimentale alla vita quotidiana della gente del Regno delle Due Sicilie, troppo a lungo falsificata nei racconti romanzati dei testi scolastici.
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