ALTRO CHE ‘‘LAMENTAZIONI‘‘…I SINDACI MERIDIONALI SUL PIEDE DI GUERRA

ALTRO CHE ‘‘LAMENTAZIONI‘‘…I SINDACI MERIDIONALI SUL PIEDE DI GUERRA

ALTRO CHE ‘‘LAMENTAZIONI‘‘…I SINDACI MERIDIONALI SUL PIEDE DI GUERRA

di Assunta Pavone*

Se la ministra Carfagna si aspettava di assistere ad una passerella di discorsi di circostanza, di sicuro si sarà sorpresa di sentire sciorinare una serie di dati e numeri che non lasciano spazio all’immaginazione.

Di lamentazioni neanche l’ombra negli interventi dei sindaci, ma una chiara presa di posizione sull’indecorosa situazione di difficoltà in cui sono stati costretti i comuni del sud  contro i quali ha facile gioco la retorica nazionale dell’inefficienza endemica meridionale. Intorno alle 15:00 inizia la seconda sessione della prima giornata di incontri previsti nell’ambito dell’iniziativa ‘’SUD – Progetti per Ripartire’’ promossa dalla Ministra del Sud, Mara Carfagna. Di scena ci sono i sindaci di diverse città meridionali che mettono subito in chiaro che le lamentazioni  attribuite loro dalla Ministra, nella sua intervista del 20 marzo alla Stampa di Torino, sono state un’uscita più che infelice da parte della signora Carfagna.

Partono una serie di denunce circa l’insostenibile situazione delle amministrazioni comunali in cui i tagli hanno drasticamente ridotto i numeri del personale tecnico necessario per la realizzazione dei progetti sul territorio. Ne parlano il sindaco di Messina, Cateno DeLuca, il più scatenato di tutti, ma chiare le prese di posizione anche da parte del sindaco di Reggio Calabria, Falcomatà, e di quello di Palermo, Leoluca Orlando che insistono sulla necessità di interventi per recuperare il gap infrastrutturale e l’urgenza di garantire I livelli essenziali delle prestazioni.

I temi dei sindaci richiamano parole e cifre ormai più che note a noi del Movimento per l’Equità territoriale. Il 70% del Recovery Fund da destinare al sud, ma anche la logistica e la portualità, le infrastrutture, non da ultimo il ponte sullo stretto che per De Luca è addirittura imprescindibile. Università, emergenza scuole (ed emergenza significa proprio questo quando si parla di scuole del sud che alla più piccola scossa di terremoto potrebbero crollare, come ricorda Cateno De Luca), ricerca, sviluppo ecosostenibile, donne, anziani e naturalmente la sanità. Sono tutte previsioni del nostro piano, il cuore delle nostre battaglie che sembrano ormai entrate nell’agenda degli amministratori meridionali e di cui gli amministratori stessi sembrano non aver più timore di parlare con toni più o meno perentori. De Magistris poi usa la parola equità, il centro dell’azione del nostro Movimento. Il sud sembra essersi svegliato dal torpore ed inizia a ricordare a tutti che non sarà più possible fare i conti senza l’oste. Ce lo ricorda anche la sindaca di Roseto Capo Spulico, delizioso borgo affacciato sul mar Ionio in provincia di Cosenza, facendo riferimento ai quasi 300 sindaci meridionali che si stanno organizzando per fare squadra e far sentire la loro voce al governo Draghi.

Qualcosa si muove, il sud non è più disposto a rinunciare ai suoi figli, come fa subito osservare il sindaco di Bari, De Caro. Circa 100.000 giovani sotto i 34 anni, ogni anno lasciano il sud per mancanza di chance sul proprio territorio. La ministra deve farsi carico di tutto questo e delle 400 proposte giunte all’indirizzo attivato presso il ministero. Se è vero, come la stessa ministra ha affermato, che il sud dimostra di essere reattivo e propositivo, è vero anche che il sud non starà a guardare se il governo darà cenni di cedere agli egoismi di certe ‘’locomotive’’ ormai ferme, ma che continuano a fagocitare tutto con l’arrogante superbia di chi è abituato a sentirsi lodare o, quantomeno, a non dover rispondere dei disastri combinati, come l’attuale disastro sanitario della Lombardia.

Sui social gira un hashtag che dice #commissariatelaLombardia e gli sconsolati commenti rispondono tutti alla stessa maniera: se fosse stata una regione del sud sarebbe già bella e commissariata da un pezzo. Carfagna, pensaci…se è vero che sei meridionale anche tu.

*direttivo nazionale M24A-ET, Referente Estero

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