di Raffaele Vescera
Il quadretto è quello dell’Ultima cena, ma sono tutti come Giuda, traditori, del Sud, destinato a morire in croce come il Cristo, pur assente nella scenetta dell’incontro tra Boccia e regioni. Tutti d’accordo, ministro per le regioni e governatori delle regioni che bontà, l’autonomia si farà come la vuole il Nord, a spese del Sud, ovviamente, che continuerà nelle loro intenzioni a vedersi derubato di 62 miliardi di Euro l’anno a vantaggio delle arricchite regioni settentrionali, come avviene da decenni. La chiamano “spesa storica”, per noi è un “furto storico”, quello operato a danno delle regioni meridionali impoverite da tale iniquità che oggi intendono legalizzare con una legge truffa, detta legge quadro, con la quale passerebbero i vantaggi al Nord senza alcun paracadute per il Sud. Sì dicono che i Lep, i Livelli essenziali di prestazioni, ovvero i diritti minimi per i cittadini del Sud saranno poi concessi entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge. Immaginate un rapinatore che vi scippa la borsa e vi promette che entro un anno vi ridarà almeno i documenti, che so la tessera sanitaria che vi permette di essere curato dall’assistenza pubblica come un cittadino del Nord per il quale lo Stato spende il doppio come per tutti i servizi pubblici.
Tutti d’accordo, baci e sorrisi, governatori del Nord interessati agli sghei e governatori del Sud assuefatti a svendere la loro terra al Partito del Nord in cambio dei privilegi che si danno ai viceré, tutti d’accordo nel dire sì all’autonomia differenziata voluta da Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, i Lep li prenderete in quel posto, alle calende greche, perché oggi c’è l’urgenza di accontentare le regioni del Nord per non far perdere voti al Pd alle prossime elezioni emiliane. Il Sud come merce di scambio. D’accordo l’indicibile De Luca, che pur campano chiamato terrone e merdaccia dai leghisti sorride ai suoi “estimatori”, come Zaia che definì "una vergogna dare soldi ai quei quattro sassi di Pompei" e d’accordo l'inaffidabile Emiliano, pugliese, ma si chiama pur sempre Emiliano e dunque un favore all’Emilia e al suo Pd va reso.
Stamattina si è svolto a Roma l’incontro della delegazione di amministratori comunali meridionali promossa dal M24A per L’Equità Territoriale con il ministro Boccia per chiedere chiarimenti sulla perversa attuazione della legge sull’autonomia differenziata. Dalle prime notizie giunte, alle preoccupate domande dei nostri, il ministro rimangiandosi la parola espressa in parlamento mesi fa, ha ribadito che la legge si farà come lui propone, senza i Lep, promessi come sopra. Ha detto che non si assume responsabilità sui 62 miliardi l’anno sottratti al Sud nel passato, evidentemente si vuole assumere le responsabilità future che ci parlano chiaramente di un Sud preso in giro e venduto al Partito unico del Nord.
Fermata l’incostituzionale proposta di Boccia di inserire l’autonomia nella legge di bilancio, grazie alle nostre massive denunce e alla contrarietà di alcuni parlamentari di buona volontà, vieppiù del M5S, sappia il Partito del Nord che non ci fermeremo, questa battaglia sarà la nostra Alamo, devono passare sui nostri corpi per legalizzare il furto di 62 miliardi di Euro l’anno al Sud, un furto che ha già ridotto il Mezzogiorno senza lavoro, con una dissanguante emigrazione, senza infrastrutture, trasporti sanità, asili e quant’altro gli si deve come si dà al Nord. Noi ci siamo, unitevi alla nostra lotta per la difesa del Sud.
Alle 16, al senato la conferenza stampa della delegazione di amministratori guidata dal senatore Saverio De Bonis. Ci faranno un dettagliato resoconto del loro incontro con il ministrello delle regioni.
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