*Franco Calderone
Abbiamo ascoltato la voce della più nobile dignità nell’umiltà. Abbiamo ascoltato la voce della protesta per l’assenza delle Istituzioni. Abbiamo ascoltato l’ira contro chi dovrebbe difendere la gente che lavora onestamente ed invece si permette di rimproverarla!
Abbiamo ascoltato parole che farebbero vergognare chiunque: “hanno sequestrato una nave turca e il loro presidente li ha minacciati di trattarli come nemici in guerra e a noi Di Maio si è permesso di rimproveraci perché i nostri uomini sono andati a lavorare in acque internazionali!”
Vergogna! Indegnità del ruolo ricoperto! Come si permette questo ragazzotto di dire parole che equivalgono all’asservimento ad un Paese nemico e nella fattispecie a un capotribù sequestratore a capo di una banda di pirati?
E che dire dell’alto prelato che addirittura invoca l’utilizzo delle Forze Speciali per andare a riprendersi i nostri ragazzi dalle mani di criminali?
Vergogna! Sette volte vergogna per la latitanza e l’alibi dell’attività di intelligence, in questa situazione!
E ancora vergogna per non aver provveduto in ben cento giorni a predisporre un concreto aiuto alle famiglie dei sequestrati! E per aver ottenuto soltanto un contatto telefonico il 11 novembre, in cento giorni! Vergogna e indegnità!
Quanta dignità in questa giovane donna! Quanta forza nella sua voce ferma, ma impercettibilmente rotta dall’emozione di poter dire quel che sente in cuore.
Dignità, forza, dire…e il Ministro Di Maio, il ragazzotto che parla, parla e non dice niente scarica la sua “ministritudine” su una giovane donna invece di chiedere senza remora alcuna la convocazione di un Consiglio dei Ministri insieme all’altro “gigante”, il Ministro della Giustizia, Bonafede, cittadino di Mazara del Vallo, si, concittadino dei ragazzi sequestrati che in tutta questa vicenda ha dimostrato a tutto il Paese di cosa sia fatto.
*Coordinatore Regionale per la Sicilia – Componente Direttivo Nazionale Movimento M24A Equità Territoriale
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