DIRETTIVO NAZIONALE DEL M24A – ET IL 22-23 A CASTELLINO DEL BIFERNO

Sabato 22 e domenica 23 febbraio nella bellissima Castellino del Biferno si terrà l’incontro del Direttivo nazionale del Movimento24agosto per l' Equità Territoriale, allargato alla partecipazione di dirigenti locali chiamati a relazionare su questioni specifiche riguardanti il tesseramento, l’organizzazione dei circoli, la linea politica seguita, oltre che su problematiche sorte a livello locale.
Sarà presente il presidente del Movimento Pino Aprile.
La Direzione nazionale del M24A - ET sarà lieta di incontrare il sindaco Enrico Fratangelo che non ha fatto mancare apprezzamento e ospitalità per l'incontro nazionale che si terrà nel suo comune.
La scelta del Molise e di Castellino del Biferno, come sede del secondo incontro del Direttivo Nazionale dopo quello di Napoli, non è casuale, come non lo sono state le sedi del Parco della Grancia in provincia di Potenza, Scampia per l’atto fondativo e Cosenza per il 1° Congresso del Movimento.
Castellino possiede una bellezza ambientale rara, posizionato su una collina dominante in mezzo a magnifiche riserve ambientali dai mille sentieri naturalistici percorribili a piedi, in bici e a cavallo con aree di sosta in prossimità di sorgenti naturali dalle acque fresche e limpide.
Castellino del Biferno ha ricevuto la medaglia di bronzo al valor civile per aver offerto, «con eroico coraggio e indomito spirito patriottico, esponendosi alle ritorsioni delle truppe tedesche nei confronti di concittadini inermi», ospitalità e rifugio a soldati alleati fuggiti dai campi di concentramento.
Castellino è un paese multietnico con diverse minoranze (marocchina, egiziana, indiana, ucraina, argentina) perfettamente integrate. Come tante aree interne del Sud è soggetto ad uno spopolamento che ha portato il numero di abitanti dai milleottocento del 1871 agli attuali circa cinquecento.
Il sindaco di Castellino del Biferno, Enrico Fratangelo, è stato recentemente intervistato in un Tg della Rai in relazione alla circostanza che il paese non presenta nella toponomastica figure che rappresentano il Risorgimento e il processo unitario.