*di Ambrogio Carpentieri, Marcello Fulgione, Antonio Marsiglia
Il prof. Paolo Ascierto di Napoli ha condotto ricerche innovative in campo oncologico e riceverà, il prossimo 19 dicembre, l'encomio di “Eccellenza campana dell'anno”. Ha sperimentato in prima istanza, e subito replicato a livello internazionale, il Tocilizumab nei pazienti in terapia intensiva. "Non si tratta di un farmaco specifico per il Covid19 ma neutralizza l'interleuchina 6, la proteina che è il principale vettore dell'infiammazione polmonare prodotta dal Coronavirus, questo ci permette di far recuperare al paziente le sue capacità respiratoria in 24/48 ore, sono risultati molto importanti".
Nel comunicato stampa 598 del 13 maggio 2020 Aifa dichiarava “Si tratta di uno studio accademico promosso dall’Istituto Nazionale Tumori di Napoli. Si tratta di risultati incoraggianti, anche se non possono essere ritenuti definitivi. Si è evidenziata una possibile moderata riduzione della mortalità nei pazienti trattati.
In particolare, a 14 giorni il tasso di letalità è risultato del 18.4% nell’analisi primaria considerando tutti i pazienti. Questi risultati non sono statisticamente significativi rispetto al 20% di letalità attesa definita a priori sulla base dei dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità. I risultati sono invece statisticamente significativi a 30 giorni, quando i valori di letalità sono del 22.4% in tutti i pazienti rispetto a una letalità ipotizzata a priori superiore al 30%. Si attendono a questo punto i risultati degli studi randomizzati, attualmente in corso, a conferma e miglior definizione di questi possibili benefici.
Successivamente nel comunicato stampa n. 600 del 17 giugno 2020 “Si è concluso anticipatamente, dopo l’arruolamento di 126 pazienti (un terzo della casistica prevista) lo studio randomizzato, condotto dalla ASL-IRCCS di Reggio Emilia, per valutare l’efficacia del tocilizumab, somministrato in fase precoce, nei confronti della terapia standard in pazienti affetti da polmonite da Covid-19 di recente insorgenza che richiedevano assistenza ospedaliera, ma non procedure di ventilazione meccanica invasiva o semi-invasiva. Lo studio non ha mostrato alcun beneficio nei pazienti trattati né in termini di aggravamento (ingresso in terapia intensiva) né per quanto riguarda la sopravvivenza. In questa popolazione di pazienti in una fase meno avanzata di malattia lo studio può considerarsi importante e conclusivo, mentre in pazienti di maggiore gravità si attendono i risultati di altri studi tuttora in corso.”
Il 20 novembre 2020 Ascierto affermava “I colleghi ricercatori dell’Imperial College of London e dell’Università di Utrecht sostengono che i risultati ottenuti nelle sperimentazioni cliniche fatte fino a questo momento siano sorprendenti in termini di sopravvivenza dei pazienti. Lo studio, concluso due giorni fa, è stato svolto su pazienti in gravi condizioni e ha portato i ricercatori a pensare che effettivamente tocilizumab potrebbe presto diventare lo standard di cura per la polmonite da coronavirus.”.
Commissione nazionale Sanità Movimento24a Equità Territoriale
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