di Raffaele Vescera*
Vittorio Feltri riannuncia ai quattro venti le sue solide convinzioni classiste e razziste con queste parole: “Leggo qua e là che molti politici puntano alla riduzione delle disuguaglianze, operazione velleitaria, dal momento che non esiste al mondo la cosiddetta parità. E imporla a tavolino è un esercizio inutile. Basti valutare che pure dal punto di vista genetico è impossibile che voi e io troviamo un sosia.”
Per lui, noto per i suoi convincimenti leghisti e fascisti, appellarsi alle razze e alla genetica è esercizio obbligato: “Si capisce che la diversità è un fattore tipico della razza non soltanto umana, ma caratterizza anche gli animali: due gatti identici non li ho mai visti.” Sostiene imperterrito Feltri, proposto da Salvini e Meloni candidato alla presidenza della Repubblica Italiana, per poi aggiungere: “I ricchi e i poveri ci sono sempre stati, e ci sarà un perché.”
Giustificare la povertà dei popoli sottomessi con la loro presunta diversità e inferiorità è esercizio antico, tant’è che i colonizzatori europei teorizzavano la “non appartenenza al genere umano” degli indigeni da loro schiavizzati, arrivando a negare loro persino il possesso dell’anima, assimilandoli agli animali. Stessa cosa fa l’infeltrito scrivano del giornale “Libero” (dalla verità) che continua a sparare palle a ripetizione contro i meno fortunati e le vittime della “legge del più forte” tanto cara a lorsignori, ricchi non per forza loro ma per fortunosa appartenenza territoriale e di ceto, spesso dotati di scarse capacità e di molta codardia.
Il suo obiettivo manifesto è quello di ostacolare la lotta per l’equità che il nostro movimento ha messo in moto in Italia, a partire dal nostro Mezzogiorno, dove i diritti elementari sono negati a 21 milioni di abitanti, trattati quali cittadini di serie B., per le poche risorse loro destinate dallo Stato e per i molti insulti razziali ricevuti.
Ma non si illudano il sciur Vittorio dalli beli brachi bianchi e i suoi pari: fora li palanchi, ovvero cacciate i soldi che spettano di diritto al Sud, un Sud che non vi darà pace sino a quando non cederete sul suo sacrosanto diritto universale all’equità territoriale.
*direttivo nazionale M24A-ET
LEGGI SU https://infosannio.com/2021/04/06/vittorio-feltri-gli-italiani-sono-ricchi-soprattutto-grazie-alla-disuguaglianza/
Leave a Reply