Con lo stop imposto forzosamente alle attività produttive si stanno creando effetti a catena impressionanti su tutte le imprese italiane, con cancellazioni di ordini, commesse e lavori già programmati. La fermata delle attività giunta improvvisa ed a motivo di cause al di fuori di ogni logica e comprensione, sta determinando un pericolo di gravissima attualità nei confronti di centinaia di migliaia di piccole e medie imprese che stanno soffrendo di bassissima o inesistente liquidità. Con l’aggravante che queste imprese hanno calendarizzato pagamenti nei confronti di fornitori già da diversi mesi.
Le forniture aziendali solitamente prevedono pagamenti immediati ma in innumerevoli casi sono previste dilazioni di pagamento a 30-60-90 giorni o anche più, anche con titoli "a garanzia" della prestazione. Ebbene, lo stop porterà inevitabilmente al crearsi di migliaia e migliaia di situazioni di mancato pagamento, previste anche a fine mese di marzo o aprile, con la conseguenza che le imprese inadempienti vengano dichiarate cattivi pagatori ed iscritte nel Registro Protesti, alla CAI ed in CRIF.
Questo significa la morte dell'impresa, perché crea un effetto a catena, con il richiamo da parte delle banche di posizioni di scoperto o chiusura di affidamenti in tempo reale. Aggravando ancor più la situazione finanziaria aziendale e decretandone la morte sicura. Da quel momento un'impresa non potrà più avere un conto corrente per chissà quanti anni. L'effetto della chiusura di un'attività imprenditoriale comporta il licenziamento di personale, con l’aggravante di dover far fronte alle retribuzioni ed anche alle liquidazioni (TFR) dovute per legge.
In ultima analisi, la chiusura delle imprese ed a cascata la diminuzione di attività imprenditoriali comporta una diminuzione di gettito erariale per IVA, IRES, IRPEF e di contribuzione INPS e INAIL, con un grave ed irreparabile danno per lo Stato.
Per questo si chiede l'immediata emanazione di un provvedimento del Presidente del Consiglio, d'intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e dell'Economia, per far fronte a questa grave ed irreparabile crisi finanziaria dietro l'angolo, con una moratoria dei pagamenti business to business per i settori già individuati con il Decreto Cura Italia e sottoposti a misure di fermo obbligato. Questo consentirebbe di evitare il propagarsi di una situazione di difficoltà finanziaria indotta da eventi esterni che può causare gravi ripercussione all'economia nazionale. Una moratoria dei pagamenti che seguirebbe gli interventi previsti per i lavoratori subordinati e alcuni interventi di supporto alle famiglie ed ai lavoratori autonomi. È ora di agire ed il Governo in questo preciso momento storico deve avere il coraggio ed il buon senso di prendere provvedimenti di sostegno all'economia.
La commissione economia di M24A
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