IL MOVIMENTO PER L’EQUITA’ TERRITORIALE DOMANI A NAPOLI CON I 500 SINDACI DEL SUD CHE SI BATTONO PER DARE AL SUD CIO’ CHE È DEL SUD

IL MOVIMENTO PER L’EQUITA’ TERRITORIALE DOMANI A NAPOLI CON I 500 SINDACI DEL SUD CHE SI BATTONO PER DARE AL SUD CIO’ CHE È DEL SUD

IL MOVIMENTO PER L’EQUITA’ TERRITORIALE DOMANI A NAPOLI CON I 500 SINDACI DEL SUD CHE SI BATTONO PER DARE AL SUD CIO’ CHE È DEL SUD

di Raffaele Vescera*
Quanto nessuno poteva pensare accadesse, è accaduto, domani un battaglione di sindaci meridionali, uniti in oltre 500 nella rete Recovery Sud, si ritroveranno a Napoli, a Piazza del Plebiscito, per fare un 25 aprile di liberazione dal vergognoso divario territoriale cui il Mezzogiorno è condannato da 160 anni da uno Stato ingiusto e diseguale che nega ai cittadini meridionali gli stessi diritti economici e civili che garantisce al Nord. Se il reddito dei meridionali è la metà di quello dei settentrionali e i servizi pubblici sono di gran lunga inferiori, non è dovuto al caso e alle responsabilità del Sud, ma è frutto di una scelta precisa di carattere coloniale dello Stato italiano che fa del Nord una terra di produzione e del Sud una terra di consumo di quanto si produce colà.
Oggi più che mai si evidenzia tale ingiustizia con la crisi conseguente alla pandemia e lo stanziamento di 209 miliardi promessi all’Italia dall’Unione Europea, come riportato dal nostro studio nello scorso luglio, https://movimento24agosto.it/il-movimento-per-lequita-territoriale-dei-recovery-fund-con-i-criteri-europei-e-linterdipendenza-economica-1452-miliardi-a-sud-673-a-nord/ a condizione di usarne il 70%, per aiutare il Sud e le aree interne del Paese a ripartire e ridurre l’incredibile divario territoriale, il più grande e vergognoso in Europa. 70% che il governo si rifiuta di destinare a Mezzogiorno e aree interne, con l’intenzione di concederne un falso 40%, che in realtà, caricato di altri fondi già spettanti al Sud, sarebbe inferiore al 30%.
Il nostro movimento, in soli 19 mesi di vita, ha illuminato la strada del neo-meridionalismo, raccontando le mille ingiustizie italiane e indicando la strada per uscirne. Un appello finalmente raccolto dai migliori politici meridionali, deputati, senatori ed europarlamentari ma soprattutto sindaci, a centinaia, a diretto contatto con la disperazione dei loro cittadini condannati ad emigrare per sopravvivere.
Insieme, il nostro Movimento ha combattuto contro l’inquinamento ambientale e criminale, a fianco dei giudici coraggiosi come Gratteri, Di Matteo e altri, mafie fin troppo favorite e tollerate dallo Stato.
La strada è tracciata, e i risultati impensabili fino a ieri si vedono. Avanti così per la rinascita della nostra amata terra.
*direttivo nazionale M24A-ET
Movimento 24 Agosto

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