di Massimo Mastruzzo*
Era il 10 settembre 2013 quando a Roma, presso il Senato della Repubblica Italiana, in audizione come Associazione Medici per Ambiente Campania, il professor Antonio Marfella, unico Medico in Italia ad averlo fatto, comunicava che anche in regione Lombardia, a causa dell’eccesso di evasione fiscale delle attività manifatturiere, non inferiore alla media del 30% nazionale stimato, esisteva un obbligato sistema di gravissimo smaltimento illecito di rifiuti tossici industriali che non era inferiore ad oltre 800 kg/procapite/anno per ogni cittadino lombardo, rispetto ai non oltre 475 Kg/procapite/anno di rifiuti solidi urbani, dei quali ultimi soltanto venivano ad essere regolarmente informati i cittadini lombardi. Una quantità eccezionale, gravissima, di gran lunga maggiore di quella di cui ci occupavamo in regione Campania.
In Campania infatti era stato tombato soltanto l’eccesso che non riusciva ad essere occultato in Lombardia. Un senatore leghista presente, al termine dell'intervento del dottor Marfella, non solo non lo ringraziò, ma disse che aveva fatto delle affermazioni o troppo gravi o troppo allarmistiche o troppo stupide per rimanere nelle semplici aule del Senato della Repubblica per cui chiese formalmente che il dottor Marfella venisse deferito alla Dda per i necessari e conseguenti approfondimenti o, forse meglio, punizioni per “allarmismo”.
Qualche giorno dopo fu richiamato a Roma in via informale dal Magistrato Roberto Pennisi, per chiarire e approfondire quelle gravi, allarmistiche , stupide affermazioni. Non solo non fu incriminato come sperava il senatore leghista, tutt’altro, conobbe un altro supereroe come il Magistrato Pennisi, che da tempo conduce una lotta impari contro l’evasione fiscale assassina dei rifiuti tossici in Italia. Una magra, seppur importante, consolazione per aver dovuto sostenere quella audizione che lo vedeva addirittura incriminato per avere fatto il suo dovere e avere fornito allo Stato Italiano la prima stima anche quantitativa, non solo percentuale, di quanto fosse grave, e molto di più in Lombardia che in Campania, lo smaltimento dei rifiuti industriali e tossici prodotti in regime di evasione fiscale.
Era stato denunciato, da un senatore (leghista) della Repubblica italiana, per aver provato a spiegare a tutti gli italiani che le Terre dei Fuochi esistono in tutta Italia, che in Campania sono persino inferiori alle altre. Forse perchè proprio lui aveva formato cittadini, eccezionali come lui, in grado quanto meno di combattere e difendere la propria terra ed i propri concittadini mentre altrove, come appunto in Lombardia, tutti dormivano pensando che il problema fosse soltanto quello dei rifiuti urbani e quello che la cecità del pregiudizio nazionale vuole vedere solo nei territori sotto il 42° parallelo, ignorando di fatto quello più grave che si sta calpestando.
Contro la fonte certa del danno sanitario di tutte le Terre dei Fuochi di Italia, a cominciare dalla Lombardia, cioè il lavoro nero e i rifiuti generati dal lavoro nero, cosa hanno fatto tutti i governi regionali in questi tragici ultimi venti anni? Nulla!
Dei circa mille cittadini che si ammalano di cancro ogni giorno in Italia, non meno di 200 cittadini al giorno si ammalano e muoiono soltanto per motivi ambientali, tra i quali certamente in alcune zone, come quelle identificate dal Progetto Sentieri dell’Iss, lo scorretto ed illecito smaltimento illegale di rifiuti industriali prodotti in regime di evasione fiscale svolge un ruolo preponderante, come nella provincia di Brescia.
Considerare “normale”, “legale”, “lecito”, da un Presidente di Regione leghista l’evasione di milioni di euro alle Bahamas e il ritorno in Italia per “risarcimenti” da conti svizzeri, seppur formalmente l’evasione fiscale di eredità, non produce munnezza tossica, significa rendere moralmente lecita e “normale” anche quella delle attività manifatturiere che, nella sola Lombardia, in alcune zone, guarda caso proprio le stesse più massacrate dal Covid-19 (Brescia e Bergamo), uccide da decine di anni molto di più di quanto abbia sinora ucciso Covid-19, che è esso stesso una conseguenza obbligata del danno da inquinamento ambientale e variazioni climatiche non contrastate.
*Referente Regionale della Lombardia per M24A-ET, Movimento per l’Equità Territoriale
(Tratto da un articolo di Antonio Marfella Presidente medici per l'ambiente, Napoli)
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