Commissione Sanità ET-M24A
Ambrogio Carpentieri, Antonio Milici, Giuseppe (Josè) Galiero, Marcello Fulgione, Francesco Carbone, Antonio Marsiglia, Elio de Lorenzis, Pippo Satriano
La mobilità sanitaria annuale dovuta a cittadini meridionali che vanno a curarsi al Nord ha spostato soprattutto nelle casse di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna 4,6miliardi di euro che vanno a sommarsi ai 4 miliardi di euro che annualmente sono sottratti al Sud per una iniqua distribuzione dei fondi.
Di conseguenza, pur avendo una Sanità di eccellenza, le Regioni meridionali sono costrette ad offrire una assistenza in mancanza di 100.000 medici e operatori sanitari e nella situazione carente di 2 posti letto contro gli 8 posti letto per 1000 abitanti negli ospedali del Nord.
Eppure i Centri di Eccellenza del Sud sono particolarmente attivi. Basti pensare agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e privati come:
- Oncologia: Istituto nazionale tumori Fondazione G. Pascale – Napoli
- Gastroenterologia: Ente ospedaliero S. De Bellis – Castellana Grotte (BA)
- Oncologia: Istituto Tumori Giovanni Paolo II - Bari
- Oncologia: CROB Centro di riferimento oncologico della Basilicata – Rionero in Vulture (PZ)
- Neuroscienze: Centro Neurolesi Bonino Pulejo – Messina
- Neuroscienze: Istituto neurologico mediterraneo Neuromed – Pozzilli (IS)
- Diagnostica: SDN Istituto di ricerca diagnostica e nucleare – Napoli
- Genetica: Ospedale Casa sollievo della sofferenza – San Giovanni Rotondo (FG)
- Insufficienze terminali d'organo: ISMETT Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione – Palermo
- Ritardo mentale: Oasi di Maria santissima – Troina (EN)
In Italia esistono 49 Irccs di cui 21 pubblici e 28 privati. Solo 5+5 sono localizzati al Sud e nessuno in Sardegna, Abruzzo e Calabria. In tali casi è auspicabile un polo oculistico in Sardegna, un polo pediatrico in Calabria e un centro per le malattie immunitarie in Abruzzo. Da evidenziare anche la mancanza della Facoltà di Medicina e chirurgia presso la Università della Basilicata.
Ma i centri di Eccellenza non si limitano agli Irccs trattandosi di Ospedali specializzati in grado di affrontare prestazioni ad alta complessità che richiedono sicurezza e realizzano una condizione favorevole all'efficacia dei risultati. Basti pensare per esempio al Monaldi ad indirizzo cardio-pneumologico o al Cotugno di Napoli ad indirizzo infettivologico o il DCA di Chiaromonte (PZ) per i disturbi del comportamento alimentare e del peso.
Il concetto di EvidencedBasedMedicine oramai è surclassato dal ValueBM dove per Valore si intende non certo una entità astratta o una parola in codice per indicare tagli finanziari ma rappresenta l'unità di misura più concreta e innovativa per guidare le strategie organizzative e le politiche sanitarie del terzo millennio, perchè mette in relazione diretta i risultati ottenuti dall'assistenza sanitaria (efficacia, sicurezza) con le risorse utilizzate (efficienza). (Gimbe)
La organizzazione sanitaria, secondo cui tali Centri dovrebbero lavorare con i Presidi ospedalieri della “periferia” fondamentali per la cura e assistenza in prossimità dei cittadini, è la modalità della rete articolata in hub e spoke.
Le Reti nascono quando nei sistemi aumentano le interazioni e si aprono opportunità per rendere più conveniente la collaborazione rispetto alla competizione. Tale modello organizzativo si è reso indispensabile in sanità per la crescente complessità dei percorsi di cura che difficilmente possono trovare risposte in un'unica struttura. Favorisce un accesso equo e tempestivo del malato diffuso su tutto il territorio, concentra esperienze professionali e tecnologie nelle sedi opportune, migliora la circolazione del know how con il riconoscimento delle vere dalle false innovazioni, è in grado di monitorare la qualità delle prestazioni erogate, rende possibile al paziente una scelta informata e consapevole dei Centri di Riferimento.
La iniquità sanitaria particolarmente vissuta al Sud, secondo quanto disse Francesco II partendo da Gaeta il 14 febbraio 1861 al comandante Vincenzo Criscuolo: “Ai Napoletani non lasceranno neanche gli occhi per piangere”, va contrastata non in termini di profitto (che danni incommensurabili ha fatto al Nord) ma in termini di partecipazione alla creazione di salute.
Leave a Reply