Il 3 di aprile del 1964 davanti ad una folla ammutolita Malcom X incitava tutta la fratellanza afroamericana con il mítico discorso La scheda o il Fucile.
Il fulcro dell’oratoria era una analisi sulla possibile rivolta della nazione negra e le conseguenze della stessa.
Malcom X citava gli altri attivisti afroamericani e affermava che nonostante avessero differenze sostanziali nel come la comunità dovesse identificarsi nella società, il momento richiedeva unità . Non importa se siete colti o analfabeti, se abitate in zone eleganti o nel ghetto, siete anche voi in questo inferno, proprio come me. Siamo tutti nelle stesse condizioni e tutti dovremo vivere nello stesso inferno che ha organizzato per noi lo stesso uomo. Quell'uomo è il bianco e tutti noi abbiamo sofferto qui, in questo paese, l'oppressione politica, lo sfruttamento economico, la degradazione sociale ad opera dell'uomo bianco. Il dire queste cose non significa che siamo contro i bianchi come tali, ma contro lo sfruttamento, contro la degradazione e contro l'oppressione. (Malcom X)
Esiste una incredibile analogía,nel 1964 il discorso veniva rivolto a una comunità di 22000000 di persone, tante quante siamo oggi noi TERRONI. Esiste un passaggio di quel mítico discorso che urlato oggi da un palco alla nostra platea calzerebbe a pennello:
“A questo punto vorrei fermarmi per sottolineare una cosa. Cercate di capire che quando volete ottenere ciò che vi appartiene, chiunque vi privi di tale diritto è un criminale. Quando volete ottenere ciò che è vostro, siete nel pieno diritto di esigerlo e chiunque cerca di privarvene infrange la legge ed è un criminale.” (Malcom X).
Oramai tutti sappiamo che lo stato ogni anno ci dà meno di quello che ci spetta, ci toglie invece di darci,lo dicono quelli della SVIMEZ, EURISPES, giornalisti, ricercatori, attivisti, etc… ogni anno 65 miliardi di euro che ci servirebbero per i nostri figli, i nostri padri ci vengono tolti. La nostra terra viene volontariamente abbandonata per farcela abbandonare, ma noi siamo in tanti e loro lo sanno,siamo 22000000 di persone,tre volte il Portogallo,tanti come la Svezia,Danimarca e Norvegia assieme, 3 volte l’Olanda e non abbiamo neanche treni che ci uniscono in tempi decenti,strade che ci facciano incontrare e lo sapete perchè? Ci vogliono divisi!!!!! Uniti facciamo paura!!!!
Sorelle e Fratelli meridionali il cambio è lento e alle volte doloroso per quelli che veramente lo cercano e per questo che in questo viaggio dobbiamo imbarcarci tutti assieme e cercare il valore e la forza nella compagna e compagno di fianco a noi. Quello che in cui possiamo fare unicamente affidamento è la nostra fratellanza, la nostra nazione.
Nessuno ci dirà mai che il viaggio sarà corto,lungo o doloroso, però sappiamo che il cammino sarà illuminato, perché il popolo sarà la luce del cammino. Per fare un popolo ci vuole il tempo e quello ne abbiamo di più che tanti altri, sono quasi 1000 anni che viviamo assieme. Per fare un popolo ci vuole il sangue e di sangue ne abbiamo versato tanto e oggi più che mai sappiamo che non fu invano. Il sangue è quello che ci vogliono togliere lentamente, separando figli dai padri,fratelli dalle sorelle,amici dagli amici ,amori dagli amori,perché il sangue serve da sfruttare in un'altra parte di questa penisola.
Non si tratta più di una lotta di classe, non si tratta più di rivendicare diritti social, si tratta di una oppressione ad un intero popolo, il nostro. Catalani, Baschi, Scozzesi riescono ad ottenere risultati nelle lotte ai propri diritti sociali, perché? Perchè lo rivendicano come popolo ,lo rivendicano tutti assieme. Dobbiamo finalmente capire che assieme siamo un popolo ,separati siamo la regione più povera d'Europa, assieme siamo 22.000.000 di persone, soli siamo povera gente.
Salvatore Domenico Bevilacqua M24A Spagna
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