di Raffaele Vescera*
Ecchelà, al peggio non c’è mai fine, dopo l’inguardabile lista dei ministri arriva quella, ancora peggiore, dei viceministri e sottosegretari da sottobosco. Già la ripartizione è di per sé rabbrividente: 11 per il M5S, 9 per la Lega, 6 per Pd e Forza Italia, 2 per Iv, oltre uno a testa per i gruppi minori. Darne ben 9 alla testa di serie dei nemici del Sud, a un partito razzista qual è La Lega (Nord) è di per sé un insulto non solo al Mezzogiorno ma alla stessa democrazia. Governo tecnico? Ma quando mai, come già per i ministri, nei loro vice di tecnici se ne vedono ben pochi. Di incompetenti, impresentabili e razzisti invece tanti, offerti dagli intrighi dei partiti. Vediamone qualcuno.
Leghista è la sottosegretaria alla cultura Borgonzoni, colei che candidamente affermò di non toccare un libro da tre anni, la stessa che candidata da Salvini alla presidenza dell’Emilia Romagna disse che la regione confinava con il Trentino, e infine dichiarò: “Se sarò eletta, aprirò gli ospedali anche di notte” (sic!). Chi ha mai visto gli ospedali chiudere di notte buttando sulla strada i ricoverati, i medici di guardia e gli infermieri se non lei? Ora ce la ritroviamo pure al governo.
Altro campione leghista è Gianmarco Centinaio, lo stesso che al Senato urlò “terrone di merda” a un senatore siciliano perbene qual era il magistrato Grasso. Lo stesso Centinaio che, ministro dell’agricoltura con un passato governo, avallò la protezione dei prodotti Dop solo per quelli del Nord. Ora ce lo ritroviamo di nuovo all’agricoltura.
Leghista è anche il sottosegretario agli interni Molteni, colui che si distinse per i disumani decreti contro i profughi. Continuerà ora la sua azione per conto Salvini, che tra l’altro necessita di protezione per via dei suoi processi in corso.
Altro leghista è tal Rossano Sasso, sottosegretario alla Pubblica Istruzione, pur insegnante, che ha attribuito a Dante la frase di Topolino, già utilizzata da Totò “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto". I nostri ragazzi sono in buone mani.
E che dire dell’ex ministra all’agricoltura Bellanova, di Italia Vile, ora sottosegretaria ai trasporti, con la competenza di ex sindacalista dei lavoratori della terra. Insieme a lei il grillino Cancelleri che con la competenza di un idraulico si disse favorevole a scavare un tunnel sotto lo stretto di Messina. E che dire dell’altro renziano di ferro Scalfarotti che, dimettendosi da ministro insieme alla Bellanova, ha fatto cadere il governo Conte per regalarci questo circo di impresentabili, lo stesso che si disse favorevole a trivellare il paradiso naturale protetto delle adriatiche Isole Tremiti, ora sottosegretario agli Interni per conto Renzi, al quale ben gli ha portato la visita in carcere all’amico Verdini.
Delle altre mezze figure, del Pd e altri, nessuna delle quali brilla per competenza, abbiamo poco da dire se non per il fatto che Berlusconi, guarda caso, piazza i suoi all’editoria e alla Giustizia, e al fatto che la sua ministra per il Sud, Mara Carfagna, dal basso delle sue competenze in materia, nomina come consulente un tal Falasca, distintosi per aver scritto un libro in cui invitava i giovani meridionali ad abbandonare il Sud in massa per prestare la loro opera al Nord. Altra nota è per il ministro Brunetta che nomina come consulente per la spesa quel Cottarelli il quale afferma che è il Sud a depredare il Nord e non viceversa.
Siamo alle comiche, anzi alle tragicomiche. Basta mi fermo, sono al limite del dar di stomaco, data la ripugnanza del tutto. Prepariamoci a una lunga lotta per salvare il Mezzogiorno e l’intero paese da tale scempio.
*direttivo nazionale M24A-ET
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