Il pregiudizio nazionale nelle frasi degli altoatesini Schwazer e Benno.
Di Massimo Mastruzzo *
Schwazer beccato dall'antidoping dichiara:"…ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, non sono napoletano".
Benno, che dopo aver ucciso e gettato nel fiume i suoi genitori, parlando con la sorella cercò di incolpare il marito della collaboratrice domestica: "...Non puoi mai sapere, questi mariti meridionali …”
Affermazioni di due giovani ragazzi venute, purtroppo, alla ribalta, solo per le loro disgrazie, dette evidentemente con la naturalezza degli italiani che, da Lombroso in poi, sono stati istruiti a distinguere chi è brutto e cattivo, da chi è onesto e laborioso, in base alla posizione geografica delle persone rispetto al 42° parallelo.
Anche Schwazer, al quale, dopo aver pagato con la giustizia sportiva, auguro di continuare a correre e vincere ancora; e Benno, che solo Dio potrà perdonare, sono vittime inconsapevoli del pregiudizio nazionale, solo che nessuno ha posto l’attenzione sul perché per provare a nascondere le loro disavventure abbiano istintivamente fatto ricorso alla scusa nazionalpopolare del terrone disonesto o delinquente. Nessun sociologo, nessun psicologo, nemmeno un antropologo della domenica a dibattere nei talk show televisivi sul perché, dopo la scusa della zia morta per giustificare con la maestra i compiti non fatti, quella del meridionale come esempio di negatività sia ancora in voga nel dire comune dei territori italiano.
Questa nazione non sarà mai tale senza una presa di coscienza collettiva sulla reale causa della Questione Meridionale post unitaria e sulla successiva necessità di aver dovuto costruire ad hoc un pregiudizio nazionale per giustificare quell’Unità avvenuta con un'invasione militare che ha causato quella una disomogeneità Territoriale che, in 160anni, ha posto l’Italia in cima agli stati membri dell'UE come nazione con la peggior coesione territoriale.
Certo gli storici dibattono, e continueranno a farlo, sul Risorgimento, sulle vicende dell'Unità d'Italia, i Savoia, i Borbone, il Regno delle Due, Sicilie quello di Sardegna...
Ma la disomogeneità Territoriale italiana, che non ha eguali in UE, è lì a ricordare che, salvo voler avvalorare la teoria di Lombroso (che già basta la vergogna di avere a Torino un museo del Lombroso ancora aperto), qualcosa di storto in quel Risorgimento è successo se l'Italia è una Repubblica fondata sul pregiudizio nazionale.
Lasciamo che gli storici sciolgano la matassa della verità storica, gli archivi di Stato su quel periodo storico sono stati desecretati e vicende come Casalduni e Pontelandolfo sono lì ad esempio di quello che fu.
Perché oggi assistiamo alla ratificazione istituzionale del pregiudizio nei confronti dei cittadini dell'Italia meridionale attraverso la distorsione del governo italiano dei criteri stabiliti dalla UE per la ripartizione dei fondi che nonostante siano stati così ripartiti:
1. Direttamente proporzionale alla Popolazione;
2. Inversamente proporzionale al livello del Reddito pro-capite;
3. Direttamente proporzionale al tasso di disoccupazione medio degli ultimi 5 anni.
Durante l'audizione parlamentare sul Recovery Fund, Giancarlo Giorgetti, Ministro dello sviluppo economico nel Governo guidato da Mario Draghi, al minuto 10:40,
( https://webtv.camera.it/evento/17736 )
più o meno dice:
" deve essere chiaro a tutti che i fondi non saranno utilizzati per politiche di Coesione";
" i fondi non saranno utilizzati per progetti realistici che siano in grado di produrre risultati";
" i fondi deve essere utilizzati per progetti che siano concretamente attivabili".
TRADOTTO
Niente soldi a sud, per recuperare le differenze;
Niente soldi, ad esempio, per opere come il ponte sullo stretto di messina e altri grandi progetti;
Niente soldi per le infrastrutture ma per le imprese.
QUESTO È IL PIANO DI GIORGETTI E DEL GOVERNO
Peccato che la disomogeneità Territoriale non sia prevista dalla Costituzione, né dalle indicazioni dell'UE sulle politiche di coesione.
L'Italia ha ricevuto la somma maggiore grazie alle disgrazie del suo sud che ha tristemente primeggiato in tutta Europa per il più basso reddito pro-capite e la più alta disoccupazione.
Ignorare questo triste contributo, nella ripartizione nazionale, sarebbe, a dir poco, un atto criminale lesivo di ogni minimo diritto al sentirsi un normale cittadino italiano.
NESSUN DUBBIO SULLA MALAFEDE DI GIORGETTI NEI CONFRONTI DEL SUD
Giorgetti è quello che ha legalizzato la più grande truffa ai danni dei cittadini del Sud Italia.
È quello che ha insabbiato i LEP, così subdolo (come risulta dagli atti), che dopo aver ricevuto i dati sui livelli essenziali delle prestazioni dal Ministero del Tesoro, chiese alla commissione per il Federalismo Fiscale, di cui era presidente, una sessione segreta con la seguente motivazione: "facciamo come in antimafia, una seduta segreta, i dati potrebbero essere scioccanti".
Questa truffa legalizzata vale, dal 2009, oltre 60 miliardi di euro in meno ogni anno ai cittadini del Sud.
Giorgetti incarna in tutto e per tutto il concetto della repubblica italiana fondata sul pregiudizio nazionale.
*Direttivo nazionale M24A-ET
Movimento per l'Equità Territoriale
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