di Redazione Web M24A ET
A Michele Scillieri dopo dieci ore di verbale è tornata la memoria circa i milioni della Lega custoditi in Lussemburgo e il “presunto” sistema occulto di finanziamento al partito. Il contabile, dunque, sapeva che parte dei soldi che restituiva andava al Carroccio.
La rivelazione è di quelle che potrebbero cambiare la storia dell’indagine ed è emersa nel corso dell’interrogatorio del professionista, uno dei commercialisti arrestati, nell’ambito dell’inchiesta milanese sul caso Lombardia film commission (Lfc) relativa a presunti fondi neri raccolti per il partito.
A inquirenti e investigatori Scillieri ha spiegato che lui girava a Di Rubba e Manzoni una parte dei soldi che riceveva dalla Lfc come commercialista consulente, fin dal 2018.
In pratica veniva pagato ogni trimestre, anche per 24mila euro, e parte di questo denaro ‘retrocesso’ sarebbe andata anche al partito. Nell’interrogatorio i pm hanno mostrato a Scillieri alcune fatture, quattro in totale, con le quali sono state giustificate formalmente le ‘retrocessioni’ di denaro. Per l’accusa, Di Rubba e Manzoni emettevano fatture su consulenze professionali affidate a Scillieri e dirottando una parte dei soldi verso il partito sulla base di quello che gli era stato presentato come un ‘accordo‘.
In ragione del quale tra il cinque e il quindici per cento del valore delle consulenze riconosciute dalle amministrazioni leghiste lombarde (Regione, comuni, municipalizzate) a professionisti di provata fedeltà politica, veniva e viene retrocesso al partito di Matteo Salvini: "chi ha incarichi, paghi la Lega"
Una faccenda assai seria, insomma, non foss’altro perché nello studio di Scilleri Matteo Salvini, registrò nel 2017 la nuova ragione sociale della Lega a trazione sovranista, "Lega per Salvini premier". E soprattutto perché se Scillieri dice il vero, il segretario Salvini dovrà recuperare la memoria e la parola per spiegare al Paese di cosa stiamo parlando. Esisteva ed esiste ancora, un Sistema Lega? Oppure Scillieri mente?
E se mentisse, a maggior ragione, dovremmo ascoltare le ragioni di Matteo Salvini in merito ed attenderci da parte del partito una denuncia per diffamazione. Di più; Salvini dovrebbe anche spiegare perché mai un professionista come Scillieri, amico e socio dei leghisti Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, avrebbe deciso di mettere a verbale un'enormità di questa portata.
È tuttavia lecito aspettarsi un tombale silenzio dal buon Matteo che quando si tratta di soldi e di Lega perde inaspettatamente il dono della loquacità. Confidiamo allora nella scaltrezza di Giorgetti a sottrarsi a domande scomode? O nella trasparenza di Fontana?
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