di Ambrogio Carpentieri*
I fondi del Next Generation Ue destinati all'Italia sono 208,6 miliardi € di cui 127 in prestiti e 81 in trasferimenti a fondo perduto. Di questi 18,1 miliardi, e non più 9 miliardi, dovrebbero essere utilizzati per la Sanità, secondo la nuova bozza del Ministro Gualtieri. Risorse ben lontane da quei 68 miliardi ipotizzati dal Ministero della Salute la scorsa estate e necessari a riequilibrare i Sistemi sanitari regionali. Resta il nodo del MES (M24A-ET 26 luglio 2020 di A. Carpentieri, P. Satriano “36 miliardi per il sistema sanitario italiano. Secondo Bonaccini tutti al Nord”).
Ma già 5,6 miliardi sono riservati all'edilizia ospedaliera e rientrano in altro capitolo del Recovery Fund per cui l'aumento effettivo è di 3,5 miliardi di euro. Fondi che dovranno essere impiegati per le Cure primarie e domiciliari, la Telemedicina e gli Ospedali di comunità. Basti pensare che la Regione Lombardia che in passato ha ridotto sempre più le competenze della Medicina generale in favore di enti privati (CReG) per poi ritornare sui suoi passi con la pandemia, ha infatti chiuso un accordo con gli stessi medici di famiglia per vaccinare la popolazione.
La Sanità ha subito un definanziamento definito allarmante passando nel 2021 al 6,3% in rapporto al Pil rispetto al 6,8% del 2014. Un dato che M24A-ET ha evidenziato in “Per lo Stato italiano la vita di un malato del Sud vale meno di uno del Nord: 1700 contro 1900 euro” di A. Carpentieri, P. Satriano, M. Fulgione 4 luglio 2020. Poco rispetto a Francia e Germania dove l'investimento di fondi pubblici destinati alla Sanità supera i 2850 euro pro-capite (The Bridge).
Negli ultimi 10 anni questo ha comportato una riduzione di posti letto ospedalieri da 12 per 1000 abitanti nel 1969 a 3,5 in media attuali (-35797 complessivi) con un blocco del turnover (legge 296/2006) che ha determinato un forte calo del numero di medici e infermieri rispettivamente -1972 e -3834 in Campania o -747 e -1139 in Calabria con aumento inaspettato in Toscana (+504 e +270) o Lombardia (+452 e +15), fonte Studi Consulenti del Lavoro.
È superfluo ribadire che lo Stato ha così esasperato le disparità regionali Nord-Sud e il Recovery Fund è una opportunità unica per rendere omogeneo il sistema sanitario su tutto il territorio nazionale.
*GdS Sanità Movimento 24a Equità Territoriale
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