STATO DI SALUTE AL SUD E INIQUITA' SANITARIA

STATO DI SALUTE AL SUD E INIQUITA' SANITARIA

STATO DI SALUTE AL SUD E INIQUITA’ SANITARIA

Sono stati analizzati i dati di Health Search e Osservatorio Salute negli anni 2016-2018 relativamente ad alcuni indicatori* sullo stato di salute dei cittadini tra il Sud e il Nord del Paese.
*ASPETTI DEMOGRAFICI (tasso di fecondità totale e speranza di vita alla nascita), MORTALITA', STILI DI VITA e PREVENZIONE (quota di fumatori tra la popolazione di età 14 anni e oltre e trend, prevalenza di persone di età 18 anni e oltre in condizione di sovrappeso, prevalenza di persone di età 18 anni e oltre obese, coloro che dichiarano di non praticare sport, copertura vaccinale antinfluenzale negli ultra-sessantacinquenni), SALUTE MENTALE (consumo di farmaci antidepressivi e trend), SALUTE MATERNO-INFANTILE (proporzione di parti con taglio cesareo), ASPETTI ECONOMICI (spesa sanitaria pubblica pro-capite), ASSISTENZA OSPEDALIERA (percentuale di pazienti di età 65 anni e oltre operati entro 2 giorni per frattura del collo del femore) esaminandone la variabilità territoriale in un’ottica di valutazione dell’efficacia dei singoli SSR e di equità a livello nazionale.

Le condizioni di salute degli italiani si mantengono buone in termini di sopravvivenza, ma non migliorano le condizioni patologiche per le quali è forte il ruolo della prevenzione e degli stili di vita. In particolare, andamenti non positivi si riscontrano per alcune patologie tumorali causate dalle abitudini al fumo, dalla condizione di obesità e dalla scarsa adesione ai programmi di screening. Un altro elemento di criticità riguarda la qualità degli anni di vita degli anziani, vissuti in cattive condizioni di salute.
Infatti per gli aspetti demografici il tasso di fecondità totale rimane alto per Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, pur inferiore al livello di sostituzione (circa 2,1 figli per donna) che consentirebbe il ricambio generazionale, mentre è basso per Sardegna ma anche Molise, Basilicata e Puglia. Inoltre la speranza di vita alla nascita risulta più alta in Toscana e Veneto per gli uomini e ancora Veneto per le donne seguite da Emilia Romagna, Lombardia mentre è il più basso in Campania sia per uomini che donne seguita da Sicilia.
I dati di mortalità (per 10000) risultano elevati per la Campania rispetto alla media nazionale seguiti dalla Sicilia mentre sono bassi per le donne in Molise e gli uomini in Toscana.
Seguire corretti stili di vita è un eufemismo per il Sud dove si fuma molto in Campania anche se in diminuzione, si è in sovrappeso in Basilicata e obesi in Puglia mentre in Sicilia si segue poco sport rispetto ai pochi fumatori in Calabria con trend in aumento, pochi in sovrappeso in Piemonte e obesi in Toscana e molto sportivi in Veneto.
La copertura vaccinale contro la influenza, nel campo della prevenzione, si mantiene nella media su tutto il territorio nazionale ed è basso solo in Sardegna.
Il consumo di farmaci antidepressivi è molto elevato in Toscana con trend in aumento e alto in Emilia-Romagna mentre è inferiore alla media in Campania seguita da Puglia, Molise, Basilicata e Sicilia.
La proporzione di parti con taglio cesareo, indice di salute materno-infantile, è molto basso, quindi positivo, in Veneto, Emilia-Romagna, Toscana ed alto nelle regioni del Sud in particolar modo in Campania.
Il valore dell'indicatore relativo alla spesa pubblica pro-capite è alto rispetto alla media in Sardegna e Molise, più basso in Campania seguita da Calabria e Sicilia.
Infine la assistenza ospedaliera rappresentata dalla percentuale di pazienti di età 65 anni e oltre operati entro 2 giorni per frattura del collo del femore è ottima in Toscana, buona in Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, nella media per le altre regioni e scarsa in Molise seguita da Calabria.

Ambrogio Carpentieri - Commissione Sanità ET M24A

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