Verso Sud – Un viaggio di rivalutazione e scoperta

Verso Sud – Un viaggio di rivalutazione e scoperta

Verso Sud – Un viaggio di rivalutazione e scoperta

'Il viaggio più lungo è il viaggio interiore'
Con questa celebre frase del premio Nobel per la pace Dag Hammarskjold vogliamo oggi portarvi alla riscoperta del vero concetto di viaggio e del nostro Sud.

Il turismo è stato il primo settore economico a dover fronteggiare l'emergenza Coronavirus in Italia, sia in termini di tenuta del comparto sia di tracce di ripresa sui mercati di sbocco (Confcommercio 2020 e Fiavet 2020). Il motivo principale di questo shock è che l'indotto turistico è legato in modo indissolubile all'accoglienza, la quale necessità di contatto diretto e fisico con i potenziali fruitori.
Dal Corriere del Mezzogiorno apprendiamo che gli effetti sulle economie meridionali sono devastanti, si va dalla Campania con una perdita economica da 1,3/2,5 mld di euro, la Sicilia da 1,2/2 mld e così via fino alla Basilicata che potrebbe perdere circa 60/127 milioni di euro (Cerved 2020).
Molte persone hanno rinunciato al viaggio, secondo Ipsos 1 individuo su 4 al 25 Marzo 2020 e, secondo uno studio CST per Assoturismo, nella migliore delle ipotesi le presenza turistiche in Italia caleranno del 60%.
Gli aerei e tutti gli altri mezzi di comunicazione hanno permesso, nel corso degli ultimi decenni, di ampliare tantissimo il repertorio vacanziero. Diversi decenni fa anche solo viaggiare in Europa era considerato difficile e dispendioso, oggi i nostri millennials possono visitare una capitale europea al mese senza spendere grandi quantitativi di denaro. Da tutto ciò consegue che, spesso e volentieri, si conoscono meglio la storia, le strade e il modo di vivere di Londra e Madrid rispetto alla città in cui si è nati, senza allargare la lente di ingrandimento sulla propria regione e/o nazione.
E' questo un atteggiamento da condannare? Assolutamente no, i viaggi sono l'anima della crescita culturale e del progresso intellettuale di ognuno di noi.
Tuttavia Walter Pasini, noto epidemiologo direttore del centro 'Travel Medicine and Global Health' sostiene che 'Fino a quando non ci sarà un vaccino scordiamoci voli, grandi aggregazioni e turismo globale'.
Ma che senso ha andare a vedere le grandi città europee e mondiali quando non abbiamo mai visitato i musei, le mostre, le sagre, il patrimonio artistico e paesaggistico della nostra località di nascita?
Che senso ha andare fino a Tokyo per degustare il vero sushi quando si è nati in Sicilia e non si è mai avuta occasione di assaggiare il vero cous cous di pesce a Trapani?
Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il nostro paese, le nostre tasche e la nostra psiche. La quarantena nazionale o lockdown che ha avuto inizio il 9 marzo in tutto il paese ci ha costretto a rispolverare il concetto di libertà. Piano piano le norme restrittive imposte dal governo per evitare una strage annunciata verranno allentate, ma i confini non verranno riaperti prima di molti mesi ancora, forse un anno o più.
Cosa si potrebbe fare per rianimare il turismo? Secondo diversi esperti è necessaria una revisione di organizzazione interna del modello di business del settore turistico, una soluzione buona potrebbe essere l'Undertourism, ossia lo sviluppo di un più ampio numero di località d'interesse turistico, valorizzandole e riorganizzandole, a ridotta capacità di diffusione dei flussi turistici ma che, in quanto dotate di potenzialità, potrebbero decongestionare i luoghi maggiormente affollati e allinearsi a nuove esigenze di viaggio. Inoltre si può tornare a fare turismo solo se in assoluta sicurezza sanitaria, servono protocolli operativi condivisi da un comitato scientifico e le categorie coinvolte.
Quale migliore occasione per tornare a visitare le bellezze del nostro Sud?
Lo sapevate che la città di Napoli è in assoluto una delle città mondiali a maggior densità di risorse culturali, artistiche e monumentali, definita dalla BBC come la città italiana con troppa storia da gestire? Il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio UNESCO nel 1995, ma l'elenco del patrimonio UNESCO del Sud Italia è ancora lungo ed include i Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera, il parco Nazionale del Pollino, i trulli di Alberobello, il centro storico di Palermo e tanti altri ancora.
Una volta, quando viaggiare era una ricerca del piacere, questo si concretizzava nell’immersione dentro l’arte, la natura, la gastronomia.
Era imparare un linguaggio silenzioso eppure immenso, poetico che ancora oggi si può imparare, ascoltare, esprimere perché è proprio questo che il Sud è capace di fare con i suoi tremila anni di storia: il lunghissimo viaggio interiore sui sentieri praticamente infiniti che si inerpicano tra arte, cultura, poesia, gastronomia, natura; sentieri che fanno di un turista un “viaggiatore”.

Con questo semplice articolo dichiariamo aperta la rubrica 'Verso Sud', una serie di articoli volti a far conoscere e riconoscere tutto lo splendore del nostro Sud Italia, a valorizzare i nostri beni culturali, i nostri paesaggi, il nostro immenso patrimonio enogastronomico.

Giuseppe Oliva e Alfredo Falletti

Commissione Comprasud

Movimento 24 Agosto

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